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martedì 24 marzo 2015

Risotto alla lavanda



Ho sempre amato questa bellissima pianta, per il colore e per l'intenso profumo. Il mio sogno è quello di camminare nei prati provenzali e di sdraiarmi in questo mare viola e lasciarmi avvolgere dall'intenso profumo. Avete presente il film Patch Adams? Quando nel giardino dell'ospedale viene sistemata una enorme piscina colma di spaghetti e la vecchietta che aveva espresso il desiderio di nuotarci dentro prima che un giorno morisse, viene accontentata? Quanto piangere che ho fatto quando ho visto quella scena! Uhm...a dire il vero ho pianto per tutto il film...
Ecco, a me piacerebbe fare la stessa cosa. E non per niente, come sfondo del mio pc al lavoro, ho un bellissimo campo di lavanda che mi da il benvenuto tutte le mattine (e mi fa anche dire pero' "ma che ci sto a fare qua!!??").....
Cosi' al volo, sbirciando il blog Coccola Time, che già il nome la dice tutta, e andatelo a visitare perché è un sogno, di Enrica, la padrona di casa che ci ospita nel suo blog per il Recipe-tionist di marzo, ho trovato la ricetta del risotto alla lavanda e come potevo lasciarmela sfuggire?

E come tutte quelle "parole chiave" che ti fanno venire in mente un mondo di cose, ecco che la parola Provenza mi fa aprire il cassetto dei ricordi dei tempi del Conservatorio, lezione Storia della Musica, dove con la mia amica Alice, ascoltavamo il proff. Testi raccontarci dei Trovatori e trovieri, in francese troubadours e trouvères, attivi rispettivamente nella Francia meridionale e settentrionale dalla fine dell’XI alla fine del XIII secolo, quasi sempre di nobile famiglia, che componevano ed eseguivano raffinate e intellettuali chansons di soggetto per lo più amoroso. Con loro la musica profana acquisto' un nuovo significato, dal momento che la musica non da ballo e intrattenimento, era destinata solamente nelle celebrazioni religiose.
Trovatori che cantavano i versi in lingua d'oc e trovieri che cantavano in lingua d'oil ( che vuol dire per entrambi i termini "si").
Racconti, ai quali seguivano ovviamente i brani d'ascolto.....che proprio non a tutti tutti piacciono!!

Dopo l'attimo di "ispirazione" guardando e tuffandomi virtualmente in questi campi, ascoltando poi un antico brano provenzale suonato con la mandola....chiuso il cassetto dei ricordi, anche se il tempo è tirannissimo come sempre, la voglia un po' fa cilecca per vari motivi, ma visto che mangiare devo mangiare...mi preparo una porzione di questa meraviglia e via....

Ingredienti
Per il brodo
una cipolla
una carota
rosmarino un rametto
lavanda (io secca)
sale (io aromatizzato alla lavanda)

70 g di riso
80 g di pecorino
30 g di parmigiano
30 g di burro salato

Esecuzione
Fate imbiondire nell'olio la cipolla tritata finemente e unite il riso. Fatelo tostare. Sfumate con del vino bianco e lasciarlo evaporare. Aggiungete il brodo vegetale un pochino alla volta.
Qualche minuto prima della fine della cottura aggiungete la lavanda essiccata, aggiustate di sale, macinate del pepe fresco e aggiungete il pecorino, il parmigiano e mantecate con il burro salato. Qualche fiore fresco per guarnire insieme ad un rametto di rosmarino.



et voilà....con questo risotto profumatissimo mi chiudo la porta alle spalle dal blog di Enrica per


3 commenti:

  1. Antonella..ma questo risotto è bellissimissimo..... e il tuo post interessantissimo! Senti nella casa dove stavo prima avevo un giardino grande, e da un lato veva un angolo a "terrazze", lì ho piantato delle file a "onde" di lavanda e sullo sfondo c'èera il mare, lontano.... adoravo l'inizio dell'estate quando fiorivano...i miei due cani precednti a Topsy, adoravano passarci in mezzo e mi tornavano in casa profumatissimi....il tuo risotto i ha messo noostalgia, una bella nostalgia, sia chiaro.... ho portato con me qui in questa casa un mazzettino di quella lavanda e ci credi che in questi giorni in particolare sprigiona un profumo intensissimo a distanza di un bel po' di anni?? ed è bellissimo, anche adesso mentre ti scrivo al pc ..in realtà mi arriva sempre quando sono sola qui .... sono certa che è quella bella nostalgia, quella che ti fa pensare alla fortuna di aver vssuto e di poter ricordare. Ecco il tuo risotto questo deve farti pensare...che anche attraverso i piatti si possono avere bei ricordi, anche di piccoli momenti ma in cui siamo stati bene! Grazie Antonella come sempre, grazie!!!

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  2. Sono contenta che ti piaccia e che ti abbia risvegliato colorati e profumati ricordi!!! Ciaoooo

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  3. la lavanda è magica...bimbe mie non c'è verso!!!! la lavanda emana ricordi perché il suo profumo è come la madeleine di Proust! hai sentito che buono?? grazie per aver partecipato antonella!

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